Progettare, programmare, prevedere: ci hanno insegnato a vivere pensando al domani, ma il Covid19 ha dimostrato che i nostri piani, per quanto ben articolati che siano, possono saltare. Nessuno sa quando il momento infelice che stiamo vivendo finirà, ma una cosa dovremmo averla imparata.
La lenta ripresa dopo il lockdown
Qualche giorno fa la Cambogia ha annunciato in pompa magna la riapertura dei confini; in Thailandia se ne è discusso pochi giorni fa, mentre il Laos è più cauto. Cosa c’è di vero in tutto questo?
Dietro ai titoloni in grassetto e ai sorrisi smaglianti delle foto acchiappaclick si nasconde una situazione che è ancora lontana dal definirsi positiva.
H’mong, i lao delle montagne
L’etnia di minoranza H’mong è presente in Laos dalla seconda metà del ‘800. Provenienti dalla Cina meridionale e dal Vietnam, sono altrimenti detti lao suung – letteralmente “lao alti” -, ovvero “lao delle montagne”, in quando le comunità vivono prevalentemente sulle alture.
I h’mong stabiliti in Laos rappresentano il 8% circa della popolazione laotiana e sono la seconda minoranza etnica più cospicua del Paese.